Cosa fa lo psicologo

Il ritardo storico rispetto ad altri stati europei  ed una certa difficoltà nella diffusione di una vera cultura psicologica in Italia, hanno contribuito non poco a creare un alone di confusione, scetticismo  e diffidenza intorno all'immagine dello Psicologo, ora associata all’idea di disturbo mentale (“dallo psicologo ci vanno i matti,”) ora legata alla convinzione di una sorta di inutilità professionale visto che la sua opera può essere svolta allo stesso modo da altre figure quali il medico, il sacerdote, l’amico … (“ si parla e basta, lo psicologo ti ascolta in silenzio”).

In realtà lo Psicologo è un professionista che lavora nel campo della salute con competenze e funzioni specifiche. La sua professione 'comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito' (Legge 56/89).
Le competenze dello Psicologo quindi, riguardano varie aree del ciclo di vita degli individui e le sue attività vanno dalla consulenza, ai colloqui di sostegno, dall'uso dei test (psicodiagnosi) alla informazione-formazione in ambito scolastico e/o professionale, dalla gestione delle risorse umane ai gruppi di sostegno, dalla prevenzione alla promozione della salute in ambito scolastico.
Il suo lavoro consiste nel favorire un aumento della consapevolezza di sé e dei propri meccanismi psico-emotivi, favorendo una sorta di cambiamento sia a livello psichico che comportamentale, attraverso l’uso di strumenti specifici, quali ad esempio  batterie tests di personalità, cognitivi e psico-attitudinali, la stessa relazione con il paziente, la comunicazione e l’interazione empatica con lui associata  all'ascolto attivo e sintonico.
In prima istanza, lo Psicologo accoglie il  paziente cercando di comprenderne a fondo la richiesta, la motivazione e le aspettative (in relazione a se stesso, all’intervento ed al contesto) quale presupposto imprescindibile per ogni tipo di intervento.
L’intervento svolto dallo Psicologo è finalizzato alla comprensione dei vissuti portati dal paziente, attraverso un lavoro di  riconoscimento, di esplicitazione  ed analisi delle istanze personali emerse al fine di capirne le cause ed i motivi profondi.
Solo una maggiore consapevolezza di sé e delle dinamiche coinvolte nelle relazioni con gli altri significativi, infatti, può rappresentare la spinta reale e personale per una reale modifica di ciò che crea disagio e sofferenza.
La possibilità di condividere ed esplorare in profondità, con un professionista competente, i propri vissuti, le proprie ansie e debolezze, attraverso un lavoro di riconoscimento di capacità e limiti  attraverso un percorso di legittimazione di tutte parti di sé, porta il paziente a mettersi al centro della propria esistenza in modo più consapevole e compiuto,  nonché ad acquisire di nuovi strumenti psichici e relazionali.